Ecografia ostetrica - Dott. Luciano Di Leo

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Da sempre mi sono occupato di diagnosi prenatale. Ho appreso la tecnica ecografia frequentando l’Istituto di DIAGNOSI PRENATALE dell'Università di Bologna a partire dal lontano 1988.
Da allora le apparecchiature ecografiche hanno subito una rivoluzione, le immagini nebbiose di una volta oggi sono estremamente nitide.



L’evoluzione più sorprendente comunque riguarda gli ultimi anni. L’avvento dell’ecografia 3D ed attualmente 4D ha reso comprensibile anche ai non addetti la visualizzazione del viso fetale.
Le prospettive per un innalzamento qualitativo e quindi un aumento della capacità diagnostica per ore sono solo sperimentali, ma tutto lascia prevedere che in un prossimo futuro anche questo sarà realizzato. Per ora nella pratica clinica ci dobbiamo accontentare di splendide immagini del viso fetale.
L’esame ecografico più importante per lo studio dell’anatomia fetale è rappresentato dall’ecografia del secondo trimestre. Dalla 20° settimana di gestazione lo studio del cuore fetale, con la scansione 4- camere, permette di individuare circa il 40% di tutte le cardiopatie; alcune di esse ( piccoli difetti del setto ventricolare, difetti del setto atriale, anomalie del ritorno venoso polmonare, coartazione aortica, patologie valvolari) non sono ecograficamente diagnosticabili.
Lo studio per le malformazioni del sistema nervoso centrale ha una sensibilità che va dal 68% al 92%. L’esame ecografico dei difetti del tubo neurale ( spina bifida) presente nel complesso una elevata sensibilità (98%) che scende a valori più bassi se consideriamo solo il secondo trimestre.
L’esame ecografico per la valutazione delle anomalie dell’apparato urinario presenta una sensibilità tra il 24% e il 90%.


Alla 20° settimana possono esserci difficoltà nella visualizzazione dei due reni.
Lo studio ecografico dell’addome fetale ( sensibilità 24%-72%) può consentire l’individuazione di difetti di chiusura della parete addominale e di anomalie ostruttive del tubo digerente. I primi possono essere riconosciuti agevolmente anche se la gastroschisi è riconoscibile solo quando manifesta mentre i secondi non sono sempre suscettibili di diagnosi sia in relazione al grado che al livello dell’ostruzione ( le anomalie del colon ed anorettali non sono identificabili), mentre per alcune di esse la diagnosi è possibile solo nel terzo trimestre.
La diagnosi di ernia diaframmatica è possibile solo nel terzo trimestre.


L’ epoca migliore per la visualizzazione degli arti fetali è tra le 18 e le 25 settimane e la diagnosi ecografica delle displasie ossee presenta una bassa sensibilità (18%-53%) ed è essenzialmente confinata a quelle forme letali riconoscibili nel secondo trimestre, mentre in altri casi la diagnosi è possibile solo nel terzo trimestre. È da considerare difficile il riconoscimento dei difetti delle mani e/o dei piedi; è praticamente impossibile il riconoscimento dei difetti delle dita.
L’esame ecografico del secondo trimestre si completa con lo studio della placenta, del liquido amniotico
Non vi è evidenza clinica di una maggiore capacità diagnostica con l’ecografia tridimensionale o in 4d per cui eventuali acquisizioni con tale metodica vengono effettuate al solo scopo descrittivo e per migliorare la compliance tra la madre ed il proprio bimbo.


 
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